Malangueta, della serie Manigua,
2023, carta tagliata a mano (cartoncino Stramore Cold Press 300 g/m²),
83 x 109 x 7 cm

Da un punto di vista etimologico, le origini della parola "manigua" risalgono alla lingua taino. Nell'universo Taino, si riferiva allo spazio in cui la natura è solitamente selvaggia, abbondante, esuberante e talvolta impenetrabile. Il termine sarebbe anche attribuito a un insieme di credenze soprannaturali. Nella sua accezione culturale, manigua è rito, sincretismo e mito; manigua è ribellione e libertà. In questo spazio, i primi coloni svilupparono la loro vita quotidiana, e più tardi gli schiavi africani avrebbero ricordato le credenze religiose del loro popolo. In entrambi i casi, la natura è stata assunta da un punto di vista spirituale, e sia i cimiteri che i santi avrebbero trovato in essa un habitat perfetto. Durante le guerre, la manigua fungeva da rifugio e le sue conoscenze venivano utilizzate per curare i feriti. Tutte queste conoscenze ancestrali sono state conservate nella cultura popolare da erboristi e "yerberos", che difendono con zelo il potenziale curativo e rituale delle piante che un tempo venivano estratte dalla manigua cubana.