Il breve lasso di tempo di 11 anni, due pubblici e un solo punto di vista
Pubblico locale (Quello che preferisce guardare) Lo si può amare o odiare, ma Ezequiel Suárez è un'istituzione dell'arte cubana. Lui stesso per primo e, allo stesso livello, la sua opera. Non so se arriverà al MOMA o al Pompidou, ma non importa. Non può essere ignorata, non può essere scartata, non può essere messa a tacere.

È come una scatola nera che registra tutto, e può essere persa (o a Jagüey), ma viene sempre ritrovata. Come ha detto Mundo di recente "(...) se siete interessati chiamatemi e vi spiegherò cosa c'è dentro, vi dirò solo che potete lanciarlo sull'autostrada e uscire dall'Avana fino a Matanzas senza staccare la mano 50klom all'ora, non si scalda ed è molto economico (...)(1)".

E poi ci sono i suoi testi, ciottoli di poesia di fronte agli ignoranti. È chiaro che ci identifichiamo con loro. Come direbbe il poeta, è una questione di atteggiamento.

Lillebit Fadraga
L'Avana, 2016