Páramo,
2019,
Installazione

Páramo è un termine che si riferisce a un ecosistema in cui il terreno è generalmente pianeggiante, poco fertile e desertico, dove predomina la macchia e i corsi d'acqua sono scarsi. Per estensione, alcuni dizionari indicano che il termine può riferirsi anche a luoghi che non offrono riparo o protezione.
In questo senso, i tronchi d'albero abbattuti nella città dell'Avana - improduttivi e abbandonati - costituiscono la materia prima dell'opera Páramo. Su di essi sono stati collocati rotoli di carta su cui sono stati stampati i nomi di leader sociali di tutto il mondo che sono stati assassinati per aver difeso cause diverse. Sebbene vecchi e tronchi, questi frammenti di quello che un tempo era un albero sembrano conservare una certa vita. Ecco perché i cerchi che descrivono i rotoli di carta alludono metaforicamente agli anelli di crescita che in un taglio "a fetta" ci permettono di conoscere l'età degli alberi. Quindi, più che insistere su una visione fatale di questi processi, l'opera evoca una complessa matassa che collega natura-paesaggio, politica e conflitti sociali, un tema che è diventato un leitmotiv in alcuni dei miei lavori recenti.